martedì 10 gennaio 2017

Quando un compito si trasforma in una passione



Prima di cominciare a dedicarmi al blog con le mie impressioni sulle ultime letture, mi pare doveroso presentarmi a dovere e cercare di ampliare, per così dire, quella che è la mia descrizione qui a destra. Non preoccupatevi, non sarà una storia troppo lunga. Durerà il giusto per farvi capire come un semplice compito per le vacanze estive mi abbia trasformato da un semplice ragazzino che vede i libri sugli scaffali, e li giudica "noiosi", a un ragazzo che, ora come ora, quando entra in un mercatino dell'usato o in una libreria, non può fare a meno di dedicare una buona fetta del suo tempo a guardarli per bene, a sfogliarli, a leggerne la trama e, perché no, ad acquistarli.

Nel 2007 avevo quattordici anni, ero appena entrato alle superiori, e tutto andava per il verso giusto. Stringevo amicizia, chiacchieravo, non studiavo... insomma, un classico. Arrivano le vacanze estive e la nostra insegnante di italiano ci assegna un compito: leggere un libro per l'estate. Un incarico piuttosto banale direte voi, ed effettivamente è così. D'altronde già alle medie gli insegnanti cominciano a spronarti a leggere durante l'estate, il più delle volte dandoti una lista e obbligandoti a scegliere dei titoli che loro ritengono opportuni, senza prendere in considerazione il fatto che magari quei titoli possano non interessarti, e che un ragazzino leggerebbe più volentieri se avesse libera scelta. Svogliato e assai infastidito, tra decine e decine di titoli che selezionai alla fine scelsi Shining, di Stephen King. Il motivo di ciò? Avevo già visto il film, e pensavo di cavarmela dedicandomi alla lettura in maniera svogliata. Quanto mai potevano essere diversi film e romanzo? Ebbene, molto.

Non so di preciso cosa mi spinse a leggere tutto quel libro, per me era un traguardo. Prima di all'ora, come detto qualche riga sopra, avevo sempre guardato i libri con estremo menefreghismo, da lontano, senza interessarmene minimamente. "Roba che serve a fare polvere", come direbbero alcuni. Erano lì, sugli scaffali. Io non davo fastidio a loro e loro non davano fastidio a me. Ma qualcosa è cambiato nell'estate del 2007. Mentre leggevo Shining mi rendevo conto che non era minimamente uguale al film, se non per qualche piccolo dettaglio. E questo, anziché scoraggiarmi, mi ha spronato ad andare avanti. Non avevo paura di leggere qualcosa che non conoscevo, perché mentre proseguivo con la lettura nella mia mente cominciavano a crearsi i volti dei personaggi, i luoghi, i dialoghi e gli avvenimenti. Ero nel romanzo. Era come se avessi visto la luce, letteralmente.

So bene che può sembrare una cosa esagerata, ma non ci guadagno nulla a mentirvi. Quello che ho voluto fare con questo post è dirvi come mi sono avvicinato al mondo della letteratura. Come sono passato da un semplice ragazzino che vive la sua vita a un ragazzo, ora 24enne, che in dieci anni ne ha vissute centinaia. Di come quel libro, Shining, mi abbia aperto un modo di autori, di mondi, di storie...

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”
(Umberto Eco)

 Nel giro di qualche mese la situazione è degenerata, e ho cominciato a leggere quanto più potevo. E da allora non mi sono più fermato. Non sto cercando di vantarmi in qualche strano modo. Nel campo della lettura, fra decine di persone che conosco e che seguo, sono molto probabilmente quello che ha letto meno libri. E questo per me non può essere che un bene. Aver letto pochi libri rispetto ad altri, oltre a voler dire che ho ancora decine e decine di mondi e storie da esplorare e vivere, vuol dire che potremo farlo insieme. Ogni libro che leggerò e di cui vi parlerò sarà un piccolo tassello che, in futuro, andrà a comporre un enorme mosaico. O almeno questo è quello che mi auguro.

Attualmente ho zero persone che seguono il mio blog. Averne anche solo un paio per me vuol dire raggiungere un traguardo. Per questo motivo vi chiedo: come vi siete approciati al mondo della lettura? Qual è stato il libro che vi ha spinto e che ad oggi ringraziate per aver acceso in voi questa fiamma? Rifletteteci e scrivete qua sotto.

Colgo l'occasione per darvi un caldo benvenuto e vi auguro una buona permanenza!


9 commenti:

  1. Bentrovato, Andrea. Auguri per questa tua nuova avventura. :)

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    1. Grazie Maurizio! Mi auguro sia una bella avventura. Ho sempre voluto farlo ma non ho mai trovato il coraggio. Mi fa davvero piacere tu abbia letto il post :) Vedrò di far girare un po' la notizia

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    2. Ci sta proprio bene il titolo del blog, evocativo del nostro Edgar...

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    3. Scegliere il nome è stata la cosa più difficile. Ci ho speso una mezz'ora buona. Poi mi è venuto in mente Poe e via così :)

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  2. Andrew, cavolo non sapevo avessi aperto un blog! Complimentoni

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    1. Ciao! Si, l'ho aperto a Gennaio. Però purtroppo una serie di problemi mi hanno costretto ad abbandonarlo, e a riprenderlo solo ieri. Grazie dei complimenti! :)

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